Fantasia e Guida: il potere delle fantasie guidate

Fantasia e guida, farsi guidare attraverso la propria fantasia, guidarsi all’interno della nostra fantasia, la nostra, quella che si genera dentro di noi, appartenente solo alla nostra identità, al nostro respiro, ai nostri sogni e bi-sogni.

La fantasia nasce nel dialogo semantico come una capacità umana finalizzata al “mostrare” immagini a sé stessi, immagini interiori, generate non dalla vista, bensì dal connubio di inconscio e memoria. La fantasia è una possibilità che ci possiamo dare, l’opportunità di immaginare interi universi, intere vite, semplicemente stando fermi, dentro noi stessi. Le fantasie, però, come coloro che le creano, gli esseri umani, sono mutevoli, multiformi, specchio di ogni nostra fragilità. In alcuni casi rischiamo di albergare alcune fantasie che come effetto possono influenzare negativamente il manifestarci nella realtà; questa riflessione ci racconta due cose: la prima è che ogni fantasia porta con sé un carattere puramente creativo e un carattere potenzialmente distruttivo; l’altra cosa che emerge è che se una fantasia può arrivare ad influenzare le nostre emozioni e, di conseguenza, il nostro vivere quotidiano con gli altri, allora quella fantasia, quel fantasticare, può diventare uno strumento potentissimo per ristrutturare il nostro sentire. Può permettere alle emozioni di tornare a respirare, per esplorare la nostra interiorità creatrice attraverso la guida, attraverso un orientamento tipicamente umanista, di condivisione del proprio spazio interiore, lasciandosi cullare e guidare dalle parole di un terapeuta, scoprendo, con la pratica, di poter animare quelle parole e renderle proprie, per viaggiare non solo in modo inconsapevole dentro di noi, ma anche con la coscienza di essere noi stessi il prodotto di infinite fantasie, di infinite persone, che hanno infinitamente immaginato prima di noi la nostra stessa esistenza.

La fantasia guidata è prima di tutto questo, il risultato di intere storie di vita; uno strumento attraverso cui prendersi cura di sé stessi, permettendo al terapeuta di guidarci, scoprendo, poi, che siamo noi, in realtà, a guidare le parole del professionista attraverso la nostra fantasia, siamo noi a riconoscere i nostri luoghi interiori e a dargli significato, scoprendo, forse, chi noi siamo davvero…

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