“A volte, l’Universo permette a qualcuno di tagliare il ramo a cui siamo tenacemente attaccati, affinché possa rendersi conto di avere le ali.”
Che cos’è l’autostima?
Autostima è una parola che spesso viene usata impropriamente; pronunciata con troppa leggerezza oppure non utilizzata affatto, ignorata. Voi come vi ponete rispetto alla vostra autostima? Già il semplice porsi questa domanda può aiutarci a capire quanto non sia semplice dare una risposta immediata. Ma perché è così complicato? Innanzitutto perché implica di dover partire da noi stessi e prendere contatto con quello che pensiamo di noi, relazionandoci in maniera intima con il nostro io. La frenesia della vita quotidiana e le molte energie che comporta lo stare al passo con noi stessi può costituire un impedimento nel modo in cui ci avviciniamo al nostro mondo interno, il più intimo, e a come riusciamo a dialogare con le nostre emozioni. Accade quindi che per definire noi stessi non partiamo dalla nostra percezione, ma da quella che ci viene fornita dall’esterno ed ecco che ci identifichiamo con la stima che hanno di noi gli altri, con quello che crediamo ci rimandino ogni giorno, piuttosto che con ciò che noi crediamo e sentiamo di essere. In alcuni casi questa strategia può apparire addirittura funzionale, per le persone che si sentono valorizzate dai commenti positivi degli altri, mentre può diventare rischiosa e può condurre a emozioni molto spiacevoli quando ci lasciamo definire dai giudizi negativi che gli altri esprimono su di noi. In entrambi i casi però viene a mancare una valutazione propria rispetto a quello che la persona stessa pensa di sé, delle sue qualità e dei suoi punti deboli. Come vi ponete rispetto alle vostre peculiarità? E come vi rapportate alle vostre fragilità? Prendete le distanze da ciò che vi sembra poco pregevole? Addirittura lo nascondete? Oppure provate a starci in contatto e conoscervi per partire da queste e costruire la vostra unicità? Insomma che rapporto avere con la vostra autostima?
Vi proponiamo quindi un semplice esercizio per riprendere contatto con la percezione di se stessi, per avvicinarsi alla propria intimità e alla fiducia nelle proprie capacità.
Esercizio per prendere contatto con la percezione che abbiamo di noi stessi
“Provate adesso ad immaginare un momento della vostra vita in cui gli altri vi hanno fatti sentire sbagliati, non all’altezza, mancanti in qualcosa. Recuperate un ricordo in particolare che in questo momento sta affiorando nella vostra mente e provate a ricordare le parole esatte con cui quella persona ha calpestato la vostra autostima facendovi sentire inadeguato. Provate a mettere quelle parole su un foglio, raccontatele come se foste bambini, non rendetele più adulte perché è attraverso quelle precise parole che siete stati feriti. Provate a farlo come nell’esempio che segue, disegnatevi al centro e andate alla ricerca di ciò che ha graffiato la vostra percezione di voi..”
Osservate il vostro foglio e le parole che avete trovato dentro di voi..
Quante volte avreste voluto dire basta?
Quante volte avreste voluto che gli altri smettessero di definirvi al posto vostro?
Ascoltate le sensazioni che vi arrivano in questo momento e cercate di sentire se oggi risvegliano solo un ricordo lontano o hanno ancora il potere di riaccendere quella ferita.
Che emozioni vi stanno arrivando? Annotatevele al lato del foglio e cercate di sentire in che parte del vostro corpo risuonano.
Adesso, dopo che siete stati in contatto con questa parte così intima e profonda di voi, cominciate a percepire il potere dell’ Adesso. Permettetevi, qui ora, di ricostruire un piccolo mattoncino della vostra autostima. Date una direzione a quelle parole, buttatele fuori e lontane da voi, come forse avreste voluto fare in tanti altri momenti. Create quindi delle frecce che guidino quelle definizioni di voi, che gli Altri si sono concessi di pronunciare anche quando non gli era stato richiesto, in uno spazio distante e lontano dal vostro Io. Concedetevi anche di fare una carezza a quel bambino, a quella donna o a quell’uomo ferito che in tante occasioni si è sentito piccolo e sbagliato; ridisegnatevi quindi accanto alla prima figura che avete rappresentato e questa volta decidete voi chi siete e quali sono le vostre qualità. Certamente, avrete anche dei difetti, ma per oggi concedetevi solo di prendervi cura di quella ferita e direzionate le vostre qualità verso il centro, verso voi stessi. “Oggi sono io che scelgo chi sono e come raccontarmi!”
STUDIO NAPOLI
Dott.ssa Pieraccini Giulia
Dott. Pucci Damiano
Dott.ssa Rogai Lisa
Dott.ssa Simonini Samanta
Dott.ssa Tommasi Clarissa