Sogno di Vittoria
Ho sognato di essere nella campagna di famiglia, vicino al camino. Mentre mio fratello alimentava il fuoco ho notato una donna che gattonava verso le fiamme e poi si nascondeva. Tutto con movimenti veloci. Io non ero spaventata e l’ho incitata ad uscire allo scoperto. Questa donna aveva un volto ustionato e vestiti bruciati. All’improvviso muta e prende le sembianze di qualcuno molto simile alla mia defunta nonna… Dico simile perché, a differenza di mia nonna, lei era molto in carne. Questa donna, a me famigliare, in parte, ha iniziato a parlare per darmi questo avvertimento:
“Le persone alle quali vuoi bene ti abbandoneranno o passeranno a miglior vita. Vivrai una vita piena di dispiaceri, sii forte”. Io reagisco ridendo e affermando: “E che sfiga! Ci manca solo che mi dici che avrò problemi di salute e che sarò povera.” La donna mi fa un sorriso dolcissimo, mi posa una mano sul viso come per accarezzarmi ed esclama: “Oh, no… anzi, avrai un’eredità che ti farà vivere bene e starai bene”. (Premetto che è stato un sogno durante il quale ero molto razionale. Le mie risposte e reazioni erano quelle giuste). Chiedo alla donna di spiegarmi chi fosse. Le dico che mi ricorda molto mia nonna ma è diversa da lei. La donna scoppia in un riso e mi risponde così: “E ci credo che somiglio a tua nonna! Guarda vicino quel muro. Osserva quello stemma e capirai chi sono”. Lo stemma era dorato e su sfondo celeste. Rappresentava in basso una corona, al centro una casetta nera, in alto delle linee che ricordavano i raggi del sole. Io non ricordo di averlo visto altrove.
A questo punto il sogno cambia. Mi ritrovo in un giardino. Vedo un piccione bianco e grigio avvicinarsi ad una gabbietta. Col becco la apre ed esce una gallina marrone molto aggressiva. Attacca il piccione e gli stacca la testa… Poi mi punta ed io cerco di sviarla ma non ci riesco. Mi becca e sparisce. Dopo pochissimo sento qualcosa sulla mia testa che la stringeva. Il dolore sembrava reale. Era un ragno tutto peloso e bianco. Una voce mi dice: “Com’è? Non lo riconosci? È il ragno dei fiori bianchi, quelli su cui ci soffi ed esprimi un desiderio”. Io lo scaccio e subito ne arriva un altro identico. Stessa scena ma era più aggressivo. A quel punto cerco di scappare ma, qualsiasi cosa provassi a fare, qualsiasi strada percorressi, mi ritrovavo sempre all’interno della campagna. Ah, ero arrivata lì con la mia macchina ma avevo perso la borsa con le chiavi. Una volta trovata sono corsa verso l’auto ma, una forza ignota, mi ha scaraventata lontano. C’erano molte presenze che mi cercavano. All’improvviso vedo mia zia arrivare e tutto si calma. Entro nell’atrio e l’ambiente era diverso dalla realtà. Tutto bianco e ristrutturato. Scopro che erano presenti due cugini che, durate il trambusto, erano nelle stanze a riposare. Gli chiesi come avessero fatto a non sentirmi e loro ammisero di avermi sentita e ciò li divertiva. Mia zia esce due panini. Mi sveglio.
Il sogno è caratterizzato da due ambientazioni ben distinte, il passaggio tra l’una e l’altra è molto netto e apparentemente scollegato rispetto a quanto è presente nella prima parte del sogno che può essere suddiviso in varie scene (frame):
- Ho sognato di essere nella campagna di famiglia, vicino al camino
- Mentre mio fratello alimentava il fuoco ho notato una donna che gattonava verso le fiamme e poi si nascondeva. Tutto con movimenti veloci. Io non ero spaventata e l’ho incitata ad uscire allo scoperto. Questa donna aveva un volto ustionato e vestiti bruciati. All’improvviso muta e prende le sembianze di qualcuno molto simile alla mia defunta nonna
- Questa donna, ha iniziato a parlare per darmi questo avvertimento: “Le persone alle quali vuoi bene ti abbandoneranno o passeranno a miglior vita. Vivrai una vita piena di dispiaceri, sii forte”. Io reagisco ridendo e affermando: “E che sfiga! Ci manca solo che mi dici che avrò problemi di salute e che sarò povera.” La donna mi fa un sorriso dolcissimo, mi posa una mano sul viso come per accarezzarmi ed esclama: “Oh, no… Anzi, avrai un’eredità che ti farà vivere bene e starai bene”
- Chiedo alla donna di spiegarmi chi fosse. Le dico che mi ricorda molto mia nonna ma è diversa da lei. La donna scoppia in un riso e mi risponde così: “E ci credo che somiglio a tua nonna! Guarda vicino quel muro. Osserva quello stemma e capirai chi sono”. Lo stemma era dorato e su sfondo celeste. Rappresentava in basso una corona, al centro una casetta nera, in alto delle linee che ricordavano i raggi del sole.
- Mi ritrovo in un giardino. Vedo un piccione bianco e grigio avvicinarsi ad una gabbietta. Col becco la apre ed esce una gallina marrone molto aggressiva. Attacca il piccione e gli stacca la testa
- Poi mi punta ed io cerco di sviarla ma non ci riesco. Mi becca e sparisce. Dopo pochissimo sento qualcosa sulla mia testa che la stringeva. Il dolore sembrava reale. Era un ragno tutto peloso e bianco. Una voce mi dice: “Com’è? Non lo riconosci? È il ragno dei fiori bianchi, quelli su cui ci soffi ed esprimi un desiderio”
- Io lo scaccio e subito ne arriva un altro identico
- A quel punto cerco di scappare ma, qualsiasi cosa provassi a fare, qualsiasi strada percorressi, mi ritrovavo sempre all’interno della campagna
- ero arrivata lì con la mia macchina ma avevo perso la borsa con le chiavi. Una volta trovata sono corsa verso l’auto ma, una forza ignota, mi ha scaraventata lontano
- All’improvviso vedo mia zia arrivare e tutto si calma. Entro nell’atrio e l’ambiente era diverso dalla realtà. Tutto bianco e ristrutturato
- Scopro che erano presenti due cugini che, durate il trambusto, erano nelle stanze a riposare. Gli chiesi come avessero fatto a non sentirmi e loro ammisero di avermi sentita e ciò li divertiva. Mia zia esce due panini.
Simboli (topoi): camino; fratello, fuoco; donna (semisconosciuta); nonna (defunta); stemma (corona e casa nera); giardino; piccione; colore bianco; colore grigio; gallina; colore marrone; ragno; strada; macchina; borsa; chiavi; presenza (forza ignota); zia; atrio; cugini; panini.
Nei sogni il camino rappresenta la consapevolezza che in questo momento della vita ci stiamo approssimando ad un cambiamento, in particolare per una donna evocherà impulsi e desideri che possiamo dedurre dalle immagine successive del sogno. Il fatto che il fratello stia alimentando il fuoco nel camino potrebbe alludere al fatto che il lato estroverso della sognatrice stia contribuendo a fornire energie in questo momento di passaggio. La donna (inizialmente sconosciuta) che compare all’improvviso potrebbe invece rappresentare degli aspetti della propria personalità che ancora non sono del tutto consapevolizzati, l’archetipica immagine dell’Ombra che nei sogni ha valenze ambivalenti: da un lato induce repulsione e dall’altro incuriosisce, tanto che frequentemente il sognatore si trova ad interagirvi, come in questo caso, oppure a fare di tutto per fuggire da essa. Il dialogo con questa persona che ha subito una metamorfosi la fa assomigliare alla nonna defunta della sognatrice, porta dei presagi apparentemente negativi. In realtà nei sogni i messaggi premonitori di morte, soprattutto se provengono da persone defunte, alludono alla trasformazione e al cambiamento. Integrando questi elementi del terzo frame possiamo affermare che una parte non completamente conosciuta dalla sognatrice sia caratterizzata da energia e saggezza, prevedendo un cambiamento che sicuramente non sarà semplice e privo di conseguenze ma che alla sognatrice lascerà “un’eredità e starai bene”. Riconoscere la donna, nonostante la somiglianza con la nonna, non è fondamentale ai fini dell’interpretazioni, molto più rilevanti sono invece i significati dei simboli nello stemma che la identifica: corona rappresenta una fase importante di presa di consapevolezza e il riconoscimento del nostro status evolutivo anche da parte degli altri, ma anche un patto che impegna il sognatore a mantenere vive le conquiste acquisite grazie a questa consapevolezza. L’altro simbolo è la casa nera che una volta di più si ricollega alla sognatrice e al contatto intimo con se stessa, le sue aspirazioni e desideri (casa) e la percezione delle sue potenzialità (colore nero).
Qui si ha il cambio di ambientazione che inizia con il simbolo del giardino che simboleggia l’evoluzione delle qualità personali, con particolare riferimento a quelle femminili. Il piccione simboleggia un avvertimento che la sognatrice sta dando a se stessa: questo percorso di scoperta, valorizzazione e cambiamento cui dovrai essere “devota” (colore grigio) rischia di essere ucciso dalla possibilità di far venire fuori una parte distruttiva (gallina) che rappresenta la morte di alcuni sogni, possibilità o aspettative (colore marrone) che infatti uccide il piccione. Il ragno bianco che tiene la testa della sognatrice rappresenta il legame con la figura materna, si ricollega infatti all’archetipo della Grande Madre che tesse il proprio destino. Come se in questo momento la sognatrice si sentisse in qualche modo trattenuta da una forza invisibile e potente che la tiene bloccata e le impedisce di percorrere la sua strada. Questo sembra essere un vissuto che si è ripetuto nel tempo, tanto che nonostante gli sforzi compiuti, il ragno si ripresenta e la situazione non cambia (il paesaggio resta sempre quello della campagna). La macchina con cui la sognatrice è giunta in questo luogo rimanda alla motivazione della persona e alla direzione del nostro percorso di vita (simbolo che facilmente possiamo ricondurre alle tematiche toccate da quelli incontrati precedentemente). La borsa e le chiavi perdute simboleggiano il fatto che la sognatrice abbia sentito di aver perso la propria autorevolezza e sensibilità, che le aveva consentito di progredire nel suo cammino verso la consapevolezza, ritrovandosi lontano dalla possibilità di far leva sulle proprie motivazioni personali (automobile). Il fatto che per due volte compare una presenza invisibile (sotto forma di una forza sconosciuta) potrebbe simboleggiare che alcuni eventi del proprio passato che in qualche modo ostacolano la sognatrice. Nella parte finale del sogno compaiono alcuni componenti della famiglia allargata: la zia e i cugini che rimandano ad aspetti rintracciabili nella personalità della sognatrice, in particolare l’atrio rimanda al femminile, al passaggio e all’arrivo ad un diverso livello di consapevolezza, che non sappiamo, al momento, dove condurrà, ma di certo rappresenta una potenzialità nuova (colore bianco) e fonte di nutrimento su diversi aspetti della persona (panini).
In conclusione possiamo affermare che questo sogno sembra suggerire alla sognatrice di tenere fede ai propri progetti e possibilità di sviluppo personale cercando di rintracciare i vissuti del proprio passato che potrebbero ostacolare questo processo e che, al contrario potrebbero invece costituire una risorsa fondamentale su cui appoggiarsi.
Il Mangiatore di Sogni