Sogno di Maicol

 

Allora il sogno è questo. Ero seduto sul muretto di casa di mia nonna, dove sono cresciuto ma non vado più da tempo, di fronte a me c’era la sorella di mia mamma, il cielo era grigio violaceo tipo, a un tratto guardo per terra alla mia sinistra e vedo il mio cane che si struscia sull’erba, contemporaneamente a venti metri dietro da noi dal granoturco alto spunta una sagoma, con le gambe magrissime alta che prima cammina, poi fa una corsa veloce e ci passa alla nostra sinistra e sparisce poi un po’ più avanti. Riguardo il mio cane per terra e lui si struscia più velocemente, e da dietro spunta una seconda sagoma e rifà lo stesso percorso di prima sempre più velocemente, è come se la stessa scena si sia ripetuta più velocemente di prima insomma. Poi dal granoturco spunta un grande cavallo nero alto bellissimo con una criniera lucida, fa lo stesso percorso dell’entità che vedevo prima e sparisce sulla destra. Poi ne spunta un altro ma questo non sparisce, fa il giro e si avvicina a me, io lo guardo in faccia e questo cavallo ha i miei occhi, il mio viso stampato sul suo, tant’è che esclamo con mia zia: ma lo vedi questo cavallo che ha la mia faccia??🤨. Lei mi risponde che tutto ciò che stavo osservando aveva a che fare con il mio inconscio. Poi questo cavallo ultimo si avvicina a me io mi rannicchio perché ero spaventato e lui mi vuole dare un piccolo morsetto, ma non in maniera cattiva, come un segnale, e poi se ne va. Poi torno sul muretto dove ero seduto prima. Mia zia mi dice: telefona alla discoteca che devi andare a prendere tuo nonno (lui è defunto anni fa), chiamo e mi intercetta la chiamata una signora anziana che non sapevo chi fosse, mentre stiamo al telefono non ricordo cosa ci dicevamo, so solo che sia io che lei eravamo rimasti sorpresi per questa telefonata, e nel mentre io vedevo la sua sagoma, cioè eravamo al telefono ma io la vedevo comunque nella mia immaginazione. Poi infine vengo catapultato in una casa piena di persone sconosciute, c’era questa festa, non conoscevo nessuno, solo una persona conoscevo, un mio vecchio amico di infanzia con cui non ci sentiamo da anni. Alla fine della festa ci dicono di raccogliere tutto e andare via. Noto il mio portafoglio sul tavolo, mi avvicino per prenderlo, sotto c’erano dei soldi, così io chiedo di chi erano quei soldi, e nessuno mi risponde. Quando li prendo per metterli via una mano mi blocca e mi dice: fermo, Quelli non sono tuoi. Io rimango di sasso e il sogno finisce li.

 

Il sogno può essere diviso nelle seguenti scene (o frame):

  • Ero seduto sul muretto di casa di mia nonna, dove sono cresciuto ma non vado più da tempo, di fronte a me c’era la sorella di mia mamma, il cielo era grigio violaceo tipo, a un tratto guardo per terra alla mia sinistra e vedo il mio cane che si struscia sull’erba, contemporaneamente a venti metri dietro da noi dal granoturco alto spunta una sagoma, con le gambe magrissime alta che prima cammina, poi fa una corsa veloce e ci passa alla nostra sinistra e sparisce poi un po’ più avanti.
  • Riguardo il mio cane per terra e lui si struscia più velocemente, e da dietro spunta una seconda sagoma e rifà lo stesso percorso di prima sempre più velocemente.
  • Poi dal granturco spunta un grande cavallo nero alto bellissimo con una criniera lucida, fa lo stesso percorso dell’entità che vedevo prima e sparisce sulla destra.
  • Poi ne spunta un altro ma questo non sparisce, fa il giro e si avvicina a me, io lo guardo in faccia e questo cavallo ha i miei occhi, il mio viso stampato sul suo, tant’è che esclamo con mia zia: ma lo vedi questo cavallo che ha la mia faccia?? Lei mi risponde che tutto ciò che stavo osservando aveva a che fare con il mio inconscio.
  • Poi questo cavallo ultimo si avvicina a me io mi rannicchio perché ero spaventato e lui mi vuole dare un piccolo morsetto, ma non in maniera cattiva, come un segnale, e poi se ne va.
  •  Poi torno sul muretto dove ero seduto prima. Mia zia mi dice: telefona alla discoteca che devi andare a prendere tuo nonno (lui è defunto anni fa), chiamo e mi intercetta la chiamata una signora anziana che non sapevo chi fosse, mentre stiamo al telefono non ricordo cosa ci dicevamo, so solo che sia io che lei eravamo rimasti sorpresi per questa telefonata e nel mentre io vedevo la sua sagoma, cioè eravamo al telefono ma io la vedevo comunque nella mia immaginazione.
  • Poi infine vengo catapultato in una casa piena di persone sconosciute, c’era questa festa, non conoscevo nessuno, solo una persona conoscevo, un mio vecchio amico di infanzia con cui non ci sentiamo da anni.
  • Alla fine della festa ci dicono di raccogliere tutto e andare via. Noto il mio portafoglio sul tavolo, mi avvicino per prenderlo, sotto c’erano dei soldi, così io chiedo di chi erano quei soldi, e nessuno mi risponde. Quando li prendo per metterli via una mano mi blocca e mi dice: fermo, Quelli non sono tuoi. Io rimango di sasso.

I simboli o topoi presenti sono: muretto (muro), casa, zia, cielo, colore grigio, colore viola, sinistra, cane, erba, numero 20, granoturco (grano), alto, sagoma, gambe, camminare, correre, veloce, sparire (scomparire), cavallo, colore nero, criniera, destra, guardare (osservare), occhi, viso, rannicchiarsi, spavento, emozioni, piccolo, morso, segnale (messaggio), telefonare, discoteca, nonno (defunto), signora anziana (sconosciuta), parlare, sorpresa, persone, festa, amico d’infanzia, portafoglio, tavolo, sotto, soldi, chiedere, mano.

Nei sogni un muro rappresenta una linea divisoria tra l’interno e l’esterno, tra la riservatezza e l’apertura, a volte anche i limiti che ci siamo imposti. Sognare una casa, ci rimanda alle emozioni che proviamo all’interno di essa, se è quella in cui abbiamo vissuto potrebbe indicare che abbiamo imparato a integrare nel comportamento la nostra personalità e ciò che abbiamo imparato con l’esperienza. La zia rimanda o al rapporto che abbiamo con lei o a degli aspetti della propria personalità legati a lei. Il cielo potrebbe indicare l’infinito, ma anche l’ordine che seguiamo durante un processo intuitivo e il nostro potenziale. Il colore grigio non esiste allo stato puro , potrebbe indicare devozione e assistenza religiosa, poiché è il colore dell’abito delle monache. Il colore viola indica nobiltà, rispetto e speranza e ci porta ad elevarci spiritualmente. La posizione a sinistra rimanda a ciò che è meno dominante e più passivo, agli aspetti della nostra personalità che vorremmo reprimere, ma anche a simboli di naturalezza e istinto. Il cane si riferisce a un compagno fedele e costante ma anche a qualcuno di cui non riusciamo a liberarci. L’erba può simboleggiare la terra natia e perciò i ricordi legati ad essa o le nostre convinzioni radicate. Potrebbe alludere anche a nuove idee o progetti. Il numero 20 può rimandare a un significato personale, come una data particolare o il numero di una casa per noi importante. Se scomposto il due rappresenta la dualità, l’indecisione, ma anche l’equilibrio e l’altruismo; lo zero la Grande Madre, che incarna tutti gli aspetti positivi e negativi legati al femminile, come la sensibilità, l’emozione e l’intuitività, o l’Inconscio. Il grano (granturco) può simboleggiare sempre la Grande Madre, ma anche la fertilità; il fatto che sia alto potrebbe indicare che è importante o minaccioso. Sognare una sagoma può rimandare all’Ombra, ovvero alle parti di noi che non conosciamo o che non abbiamo coltivato. Le gambe possono suggerire sostegno, stabilità, la capacità di stare fermi e il desiderio di andare avanti. Camminare può servirci a liberarci dallo stress, se lo facciamo con decisione significa che sappiamo dove stiamo andando. Correre indica ansia e angoscia e che forse stiamo cercando di fare qualcosa troppo velocemente. In sogno può indicare anche fluidità e flusso, oltre che fiducia e abilità se corriamo avanti. La velocità potrebbe identificare sentimenti intensi e poiché succede tutto in fretta ciò potrebbe causarci ansia. Ciò che nei sogni scompare (sparire) può aiutarci a rendere quegli elementi più tangibili una volta svegli. Questa prima parte potrebbe indicare che stiamo cercando di superare i nostri limiti e integrare varie parti di noi, partendo dagli aspetti della nostra personalità che sono legati a nostra zia. Questi aspetti possono essere collegati a un’elevazione spirituale. Negli aspetti di noi più naturali ritroviamo il nostro compagno più fedele che ci rimanda ai nostri ricordi, mentre gli aspetti di noi più culturalmente legati al femminile ci creano indecisione e dualità, tanto da spaventarci. Possiamo sentire come minacciose anche le parti di noi che non abbiamo coltivato, sebbene potrebbero consentirci di andare avanti con un po’ di ansia e angoscia. Il cavallo rappresenta l’energia a nostra disposizione e poichè è nero potrebbe alludere al lato più passionale di noi. L’animale sembra composito quindi potrebbe indicare che stiamo iniziando a conoscere e umanizzare gli istinti di base. La criniera potrebbe rimandare alla forza e alla vitalità. La parte destra è quella più dominate e logica, è la parte del nostro carattere espressa in modo consapevole, quella che ci rende sicuri di noi. Tutti i movimenti alla nostra destra indicano che dovremmo prendere coscienza di qualcosa. Il sogno potrebbe indicarci che stiamo cercando di prendere coscienza della forza della nostra energia passionale iniziando a conoscerla. Guardare (osservare) in sogno ci suggerisce che abbiamo bisogno di controllare le nostre azioni e di essere obiettivi nell’autovalutazione. Gli occhi sono simbolo di illuminazione, saggezza, protezione e stabilità. Il viso rimanda al tentativo di capire la personalità, poiché stiamo osservando il nostro potrebbe indicare che stiamo cercando o di capire i nostri secondi fini o come ci esprimiamo. Così il bisogno di essere obiettivi nell’autovalutazione potrebbe indicarci che la parte di personalità legata alla zia ci suggerisce che la saggezza e le nostre finalità sono parti di noi che teniamo nascoste. Il rannicchiarsi potrebbe simboleggiare introversione e paura nell’affrontare le difficoltà del momento. L’emozione dello spavento potrebbe spingerci ad affrontare il processo di crescita del nostro sè. Essere morsi può significare che stiamo sperimentando una sorta di aggressione o che ci sentiamo minacciati proprio dai nostri istinti più aggressivi. Dal momento che il morso è piccolo potrebbe rappresentare una nostra vulnerabilità o che sentiamo qualcosa inferiore a noi. Ricevere un messaggio (segnale) potrebbe sottolineare l’importanza della comunicazione e dell’informazione trasmessa.  Le emozioni potrebbero spingerci a superare la paura delle difficoltà, infatti ci sentiamo lievemente aggrediti dalla nostra parte nascosta, anche se in realtà serve solo a evidenziarci nella vita reale l’importanza di queste parti di noi. Usare il telefono (telefonare) in sogno indica l’abilità di contattare altre persone e di dare informazioni, potrebbe rimandare anche a stabilire un contatto con una parte di noi stessi. Sognare una discoteca può indicare il desiderio di divertirsi, di fare festa. Una persona defunta, in questo caso il nonno, potrebbe legarci alle emozioni che provavamo per lei, ma anche alle tradizioni e convinzioni che ci ha tramandato. Una donna anziana può simboleggiare nostra madre, ma poiché è una sconosciuta potrebbe alludere all’Anima. Essa appare spesso quando l’uomo trascura le sue parti che per cultura sono più collegate al femminile, ad esempio tenerezza e sensibilità, esasperando invece le sue parti più tipicamente maschili. Parlare nei sogni indica il passaggio di conoscenza. L’emozione della sorpresa può spingerci ad iniziare il percorso di crescita e conoscenza del nostro sé. Questa scena potrebbe significare che le parti della nostra personalità legate alla zia ci spingono a superare i nostri limiti, entrando in contatto con le parti di noi che vogliono divertirsi e con le idee che ci aveva tramandato il nonno. Per intraprendere il percorso di crescita del nostro sé però potrebbe essere utile anche entrare in contatto con le parti di personalità che per cultura sono ritenute più tipicamente femminili. Le persone sconosciute possono simboleggiare vari aspetti della nostra personalità che non conosciamo, oltre alla possibilità di dover affrontare paure e contrasti prima di andare avanti. Essere a una festa potrebbe renderci consapevoli del fatto se siamo socievoli o no e potrebbe indicare che abbiamo necessità di festeggiare e di riunirci in allegria con altre persone. L’amico d’infanzia rappresenta l’innocenza. Tramite le emozioni che proviamo all’interno di questa casa potremmo entrare in contatto con le parti di noi che non conosciamo bene e con la nostra innocenza. Il portafoglio indica l
a nostra vita e tutto ciò che è legato a essa, come il valore che diamo a noi stessi e ciò che per noi ha importanza. Può essere anche simbolo di aspetti femminili, come attenzione, prudenza e moderazione. Il tavolo simboleggia ordine, gerarchia e autorità. I soldi possono rimandare alle nostre risorse personali e al nostro potenziale di successo, poiché sono sotto potrebbe indicare che cerchiamo di nascondere queste nostre risorse. Fare domande (chiedere) nei sogni può indicare insicurezza e se non riceviamo risposta potrebbe dirci che dobbiamo cercare la soluzione con altri mezzi. La mano è simbolo di potere e creatività. La scena finale potrebbe suggerirci che nascondiamo le nostre risorse e non le inseriamo tra le cose che per noi hanno importanza, perciò sentiamo una certa insicurezza e ciò a cui noi diamo potere ci blocca. In conclusione, il sogno potrebbe spingerci attraverso ciò che ci lega alla zia a superare i nostri limiti e ad integrare la varie parti della nostra personalità, sia quelle che sentiamo più tipicamente femminili per cultura sia quelle che non abbiamo mai coltivato. Potrebbe indicarci di conoscere la forza della nostra passionalità e le finalità che teniamo nascoste. Infine, potremmo dirci che tendiamo a nascondere le nostre risorse perché, forse, non le riteniamo di valore, rischiando così di farci bloccare dalla nostra insicurezza.

 

Il Mangiatore di Sogni

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