Sogno di Antonio
Mi trovavo con mio fratello e mio figlio nel quartiere nativo, ad un certo punto perdevo di vista tutti e due ed entravo in un edificio di quelli vecchi con cancello in ferro, una volta entrato mi sentivo chiamare dall’esterno da mio fratello e mio figlio, ma uscendo venivo trattenuto con forza tirandomi per indumenti anche se non c’era nessuno dietro di me e poi mi sono sentito preso da dietro prima dalle natiche subito dopo dagli organi genitali con inaudita violenza, mi sono svegliato convinto che tutto fosse realmente accaduto. Tengo a precisare che ogni tanto subisco incubi di questo genere e a volte anche se di rado il diavolo, addirittura ho vissuto un periodo nel quale mi convinsi di essere indemoniato.
Il sogno può essere suddiviso in varie scene (frame):
- Mi trovavo con mio fratello e mio figlio nel quartiere nativo
- ad un certo punto perdevo di vista tutti e due ed entravo in un edificio di quelli vecchi con cancello in ferro
- mi sentivo chiamare dall’esterno da mio fratello e mio figlio
- uscendo venivo trattenuto con forza tirandomi per indumenti anche se non c’era nessuno dietro di me e poi mi sono sentito preso da dietro prima dalle natiche subito dopo dagli organi genitali con inaudita violenza.
Simboli (topoi): fratello; figlio; quartiere nativo; edificio; cancello; natiche; genitali; diavolo.
Il sognatore si trova in compagnia di suo fratello e di suo figlio. Il fratello nei sogni rappresenta simbolicamente l’archetipo dell’Ombra, cioè quella parte del sé che non sta in luce ma che è il suo opposto, ovvero ciò che non amiamo vedere di noi stessi, perchè considerato inappropriato, sbagliato e limitante. L’ombra si contrappone alla Persona, la quale al contrario rappresenta la parte di personalità che desideriamo mostrare agli altri. Il figlio può, invece, rappresentare i propri ideali, speranze e potenzialità che si ritrovano nell’archetipo junghiano del Puer ovvero di ciò che è giovane, immaturo e irrazionale. Esso coincide con una proiezione del sé bambino. Entrambi questi simboli, associati al fatto di aver sognato il proprio quartiere nativo, simboleggiano il legame con ciò che è familiare sia nel presente che nel passato. L’edificio rappresenta il sé, ciò che il sognatore è riuscito a costruire stabilmente nella propria vita affettiva e sociale, simboleggia la propria storia passata, ed ogni piano o pezzo dell’edificio si riferisce ad un aspetto della sua vita. Il fatto però, che sia un edificio vecchio, oltre a indicare un rimando al proprio passato, simboleggia un periodo di prove che possono condurre a dei cambiamenti nel proprio percorso di vita. Il cancello chiuso davanti all’edificio vecchio rappresenta simbolicamente un invito al rispetto delle proprie convinzioni che tuttavia vengono messe alla prova quando questo viene aperto. Quando la persona va incontro al cambiamento, ovvero quando attraversa il cancello, viene subito richiamata indietro dal fratello e dal figlio, ma allo stesso tempo viene trattenuto con forza. Questo potrebbe simboleggiare il sentirsi fra due fuochi: da un lato la sfida e il cambiamento importante nella propria vita e da l’altra l’attaccamento a quella che è la sua quotidianità. Tutto ciò produce insicurezza, simboleggiata dalle natiche per le quali viene trattenuto e al contempo anche aggressività e impulsività rappresentata dai genitali. Anche il diavolo dal greco dia-ballo ovvero separare, rappresenta simbolicamente la sfida da vincere per conquistare i propri obbiettivi che possono riguardare anche lo sviluppo e il cambiamento personale. Ciò avviene spesso attraverso una vera e propria separazione, un tradimento di una parte di sé che forse è ancora molto legata al passato soprattutto per quanto riguarda la sua sicurezza e incisività nel presente.
Il Mangiatore di Sogni