Sogno di Laura
Il tutto si apre con mio fratello, io, una mia amica e la sorella di questa mia amica. Ci trovavamo in casa di questa mia amica e il padre ci faceva “giocare” a mascherarci per carnevale, (anche se noi avevamo la nostra età attuale, età variabile tra 22 e 28 anni, quindi grandi). Io indossavo un cerchietto con delle orecchie di coniglio. Ad un certo punto arrivano i carabinieri e ci viene detto di nasconderci dietro il divano, perché essendo in zona rossa io e mio fratello non potevamo trovarci in una casa differente dalla nostra. Mio fratello mi dice di togliermi le orecchie da coniglio perché sennò ci avrebbero scoperto. Rimaniamo nascosti e ascoltiamo il padre di questa amica discutere con i carabinieri perché loro sostenevano che la mia amica e la sorella non fossero realmente sorelle di sangue, nonostante tutti e tre sostenessero che erano realmente sorelle, quindi il padre propone di fare un test per scoprirlo. Mentre continuano a discutere io cerco un modo per nascondermi meglio e passando attraverso una porta di legno marrone scuro che conduce ad altre stanze trovo la mamma di questa amica intenta a sistemare una stanza matrimoniale, da questa stanza, sulla sinistra, si trovava un’altra stanza con una armadio lungo, basso e stretto di legno chiaro. Io e mio fratello cerchiamo di nasconderci dietro l’armadio dalla parte stretta per non essere visti dai carabinieri. Ad un certo punto arriva la mamma della mia amica e insieme a lei cerchiamo di escogitare un piano per scappare e non farci vedere dai carabinieri. In questa stanza nella parete opposta all’armadio c’era un vetro enorme , grande quasi quanto tutta la parete e nella parete a fianco altre finestre. Proviamo ad aprire queste finestre ma ci accorgiamo aprendo la prima che non si aprono normalmente ma sono finestre con apertura a vasistas. Alla fine troviamo una finestra che si apre a battente. Quindi decidiamo che la cosa migliore sarebbe uscire da quella finestra attraversare il giardino, fare il giro della casa per andare sul retro, dove si trova la mia macchina, prenderla e tornare a casa. Mentre mi appresto a scavalcare la finestra mi accorgo che la porta d’ingresso è aperta e rischiamo di farci vedere dai carabinieri che ancora stavano discutendo. Quindi propongo alla madre della mia amica di andare a chiudere la porta d’ingresso.” Il sogno si conclude qui perché poi mi sono svegliata.
Il sogno può essere suddiviso nelle seguenti scene:
- mio fratello, io, una mia amica e la sorella di questa mia amica. Ci trovavamo in casa di questa mia amica e il padre ci faceva “giocare” a mascherarci per carnevale. Io indossavo un cerchietto con delle orecchie di coniglio.
- Ad un certo punto arrivano i carabinieri e ci viene detto di nasconderci dietro il divano, perché essendo in zona rossa io e mio fratello non potevamo trovarci in una casa differente dalla nostra.
- Mio fratello mi dice di togliermi le orecchie da coniglio perché sennò ci avrebbero scoperto.
- Rimaniamo nascosti e ascoltiamo il padre di questa amica discutere con i carabinieri perché loro sostenevano che la mia amica e la sorella non fossero realmente sorelle di sangue, nonostante tutti e tre sostenessero che erano realmente sorelle, quindi il padre propone di fare un test per scoprirlo.
- Mentre continuano a discutere io cerco un modo per nascondermi meglio e passando attraverso una porta di legno marrone scuro che conduce ad altre stanze trovo la mamma di questa amica intenta a sistemare una stanza matrimoniale, da questa stanza, sulla sinistra, si trovava un’altra stanza con una armadio lungo, basso e stretto di legno chiaro.
- Io e mio fratello cerchiamo di nasconderci dietro l’armadio dalla parte stretta per non essere visti dai carabinieri.
- Ad un certo punto arriva la mamma della mia amica e insieme a lei cerchiamo di escogitare un piano per scappare e non farci vedere dai carabinieri.
- In questa stanza nella parete opposta all’armadio c’era un vetro enorme, grande quasi quanto tutta la parete e nella parete a fianco altre finestre. Proviamo ad aprire queste finestre ma ci accorgiamo aprendo la prima che non si aprono normalmente ma sono finestre con apertura a vasistas.
- Alla fine troviamo una finestra che si apre a battente.
- Quindi decidiamo che la cosa migliore sarebbe uscire da quella finestra attraversare il giardino, fare il giro della casa per andare sul retro, dove si trova la mia macchina, prenderla e tornare a casa.
- Mentre mi appresto a scavalcare la finestra mi accorgo che la porta d’ingresso è aperta e rischiamo di farci vedere dai carabinieri che ancora stavano discutendo.
- Quindi propongo alla madre della mia amica di andare a chiudere la porta d’ingresso.”
I simboli o topoi sono: fratello, amica, sorella, casa, padre, gioco, mascherarci, coniglio, carabinieri (polizia), divano, scontro, ascoltare, test, discutere, nascondere, porta, legno, colore marrone, stanze, mamma, armadio, scappare, vetro, parete, finestre, giardino, auto.
La sognatrice si trova presso una casa che generalmente è simbolo di sicurezza e tranquillità ma rispecchia anche il cambiamento di stato d’animo a seconda delle emozioni provate al suo al suo interno. Nella casa si svolgono vari eventi, questo potrebbe suggerire un possibile conflitto tra il lato più creativo e quello più intellettuale della sognatrice. Il fatto che il sogno si svolga tra l’ambiente interno ed esterno potrebbe indicare la necessità di decidere se mostrarsi estroversi o introversi agli altri. L’abitazione appartiene a un’amica, che in sogno rappresenterebbe un lato della nostra personalità che dovremmo prendere in considerazione in quanto potrebbe essere collegata alla modalità con cui ci rapportiamo col mondo esterno. La sognatrice si trova in compagnia del fratello che, se minore potrebbe riflettere un senso di rivalità e/o vulnerabilità sia appartenente alla sognatrice o al fratello stesso, se maggiore invece potrebbe riferirsi al lato più estroverso della donna; della sorella dell’amica, che potrebbe rappresentare l’aspetto emotivo della personalità e se è quella minore può essere indice di rivalità, se è quella maggiore l’abilità; del padre dell’amica, probabile simbolo di autorevolezza e ordine ma anche schema su cui si basano i rapporti con l’altro sesso; della madre, riconducibile all’archetipo della Madre Terra, simbolo dell’interezza della donna e della sua capacità di vivere ogni aspetto della propria personalità. Il padre organizza un gioco, simbolo di costruzione d’identità e d’interazione con gli altri, che si basa sull’uso delle maschere, le quali potrebbero proteggere o nascondere ciò che pensiamo o sentiamo veramente, con delle orecchie da coniglio, animale che potrebbe simboleggiare l’aspetto più burlesco della personalità. Sembrerebbe quindi che la sognatrice avesse la tendenza a celare le proprie emozioni dietro a un velo d’ironia e leggerezza. A questo punto arrivano i carabinieri, che in quanto forza di polizia, potrebbero essere simbolo di un ammonimento da parte della coscienza della sognatrice a controllare il lato più ribelle di sé. E quindi questa si nascondere dietro il divano, ovvero si nasconde dietro una modalità più confortevole e leggera di stare nelle proprie emozioni e gestirle. Sembrerebbe quindi sperimentare, in questo momento della sua vita, delle insicurezze riguardanti il proprio valore personale e il rapporto con le proprie emozioni. All’arrivo dei carabinieri, prova la sensazione di trovarsi fuori luogo, di non poter più continuare a stare in quel posto e sembra trasparire anche un senso di pericolo per cui si adopera a tornare a casa sua. Dal nascondiglio la sognatrice, ascolta, ovvero sente chiaramente, lo scontro in atto tra il padre e i carabinieri, entrambe figure autoritarie, con la differenza che la prima permette alla sognatrice il comportamento giocoso e spensierato e la seconda invece no. Poi il padre propone di risolvere il conflitto affidandosi a un test, simbolo di uno standard a cui attenersi e forma di autovalutazione e determinazione. La discussione continua, simbolo di contrasto tra ciò che ci è stato insegnato e ciò che crediamo e che potrebbe essere risolto manifestando di più le proprie emozioni. Spesso un litigio con un rappresentante dell’autorità, come il poliziotto, potrebbe indicare la lotta tra ciò che la sognatrice considera giusto o sbagliato. Questa sente il bisogno di nascondersi meglio, quindi attraversa una porta di colore marrone, indicante l’ impegno nel passaggio da uno stato d’animo all’ altro, nell’ingresso di una nuova fase della vita e il fatto che sia di legno potrebbe suggerire la necessità, in questo momento della propria vita, di considerare di più i propri sentimenti. La porta si apre su una serie di stanze, che simboleggiano i vari aspetti della femminilità e si rifanno al concetto di anima, lato emotivo e intuitivo della natura umana. Poi la sognatrice incontra la madre dell’ amica intenta a sistemare una stanza matrimoniale, che riporta a un luogo privato e intimo. Procede poi in una stanza alla sua sinistra, simbolo d’ istintività e naturalezza, e si nasconde dietro un armadio basso e stretto, simboleggiante la vulnerabilità, in particolare il fatto che la sognatrice riesca a vederlo nella sua interezza (dimensioni) potrebbe indicare un sentimento di stanchezza legato al costante tentativo di nascondere le proprie emozioni. Successivamente con l’aiuto della mamma dell’ amica escogita un piano ovvero una via da seguire per maturare. La presenza di un vetro enorme potrebbe indicare una difficoltà di percezione, mentre cercare di aprire le finestre, potrebbe essere simbolo del tentativo di affrontare sentimenti dai quali stiamo cercando di fuggire, cosa che non sembra immediata dato che solo dopo vari tentativi la sognatrice riesce a trovare una finestra che si apre completamente e che le permetterebbe di scappare, simbolo di via di fuga e della possibilità di una soluzione, in giardino, ovvero la soluzione potrebbe essere nel vivere a pieno le proprie emozioni sia all’ interno di noi stessi ma anche nel nostro lato pubblico, nel modo in cui ci relazioniamo con gli altri. Inoltre il piano prevede di girare intorno alla casa, ovvero di prendersi la responsabilità verso sé stessi, raggiungere l’auto e con questa arrivare a casa, simboli del proprio spazio personale, di sé stessi. Questo è possibile grazie all’aiuto della madre dell’amica, ovvero dell’ integrazione delle diverse parti della propria personalità. In conclusione è possibile osservare come all’inizio del sogno si presenti la modalità con cui la sognatrice riesce a stare nelle proprie emozioni, modalità che risulterebbe essere spensierata, leggera e giocosa. E’ forse il modo di vivere i sentimenti che far star meglio la sognatrice, o che ha imparato nel tempo, tipica dell’età infantile, ma che mantiene anche adesso da adulta. Ma questo benessere risulterebbe effimero e non duraturo in quanto entra in conflitto con una parte di sé più autoritaria che spinge verso l’adozione di un atteggiamento più profondo verso il proprio vissuto emotivo. La sognatrice inizialmente, sembra spaventata e a disagio a causa di questo conflitto e si sente anche affaticata a causa della mancanza approfondimento nei confronti delle proprie emozioni, così decide di muoversi e risolvere la situazione. Si sente pronta a passare alla fase successiva: iniziare a vivere nel profondo le emozioni sia con se stessa che con gli altri e sa che questo la porterà al sicuro, verso una nuova sé. Ma sa anche che questo è possibile solo grazie all’integrazione delle varie parti di sé, in un modo tutto suo, senza seguire standard prestabiliti. Quello che sembra, quindi, pronta a mettere in atto è un’evoluzione del proprio comportamento, che non cancella le fasi precedenti ma trova una sintesi tra queste per creare qualcosa di nuovo, che percepisce come positivo e sicuro.
Il Mangiatore di Sogni