Stanza sotterranea

Sogno di Adelina

 

Mi trovo in una stanza angusta e sottoterra, è illuminata c’è una porta ad un battente, che si apre su delle scale alquanto strette, c’è pure una vetrata. Una persona che mi gira le spalle sta operando un’autopsia, nel mentre appoggia alla vetrata una porzione gigante di midollo osseo (in sezione) che sembra una ruota gigante. Non si vede sangue ed io che sono normalmente paurosa sono tranquilla. Non ci sono altre presenze nella piccola stanza,  allora salgo le scale a chiocciola che si affacciano su delle sale da pranzo affollate. Ricordo inoltre delle scarpe colorate, ma non so dove collocarle.

 

Il sogno può essere suddiviso nelle seguenti scene (frame):

  • Mi trovo in una stanza angusta e sottoterra, è illuminata c’è una porta ad un battente, che si apre su delle scale alquanto strette, c’è pure una vetrata.
  • Una persona che mi gira le spalle sta operando un’autopsia, nel mentre appoggia alla vetrata una porzione gigante di midollo osseo (in sezione) che sembra una ruota gigante. Non si vede sangue ed io che sono normalmente paurosa sono tranquilla
  • salgo le scale a chiocciola che si affacciano su delle sale da pranzo affollate.

I simboli o topoi sono: stanza (sotterranea), porta, persona (sconosciuta), dare le spalle, vetrata, midollo osseo, sangue, sala da pranzo, scarpe (colorate).

 

La simbologia legata al mondo sotterraneo è quanto mai ricca di elementi. La stanza sotterranea, già affrontata da Jung, può essere considerata la cassa di risonanza del proprio inconscio, un luogo all’interno del quale “scendere” per ritrovare il proprio mondo “sotterraneo”. Questa stanza ha un battente (porta) che permette alla luce di entrare e illuminare l’oscurità, questo squarcio di luce nel buio potrebbe rivelarsi proprio come la sua coscienza destata che le permette di riflettere sul contenuto del proprio animo. La persona che le gira alle spalle è in grado di rappresentare bene il proprio sé che, senza che ne siamo consapevoli (di spalle), vuole scavare a fondo per riscoprire alcuni importanti aspetti. La vetrata testimonia una fragilità che però probabilmente è solo apparente, visto che è un grado di sopportare il peso di una vertebra gigante. Il materiale da cui è composto l’osso non è insignificante: il midollo osseo è una sostanza liquida che rimanda al fluire delle emozioni, ad un continuo “divenire”. Lo stesso riscontro è possibile averlo osservando che questo osso ricorda una ruota, elemento attivo che riporta un movimento. In più nel linguaggio comune è la parte del corpo con cui si fa coincidere l’assertività, l’energia, la solidità, la fermezza. Una persona “senza midollo” è infatti colui che non sa portare avanti le proprie ragioni, il proprio sentire! Il sangue è un simbolo rituale in molte culture del passato ed è veicolo di trasformazione. Inoltre è spesso accostato alla natura dell’uomo, più o meno “sanguigno”. Lei è tranquilla durante l’operazione, è quindi un processo che non le crea ansia e che lei desidera intraprendere. L’elemento della sala da pranzo può rappresentare la volontà di riappropriarsi di alcuni aspetti della propria vita ma che, al momento, è inibita dal modo di gestire i rapporti interpersonali. Nella sala da pranzo, infatti, c’è confusione e la sognatrice ricorda poco del momento. Ricorda bene solo delle scarpe colorate. Il simbolo della scarpa è in grado di rappresentare perfettamente l’archetipo del viaggio, forse proprio quello che lei ha intrapreso nel suo “mondo sotterraneo”. È difficile interpretare questo elemento proprio perché, come ammette, non sa dove collocarle, se le indossa, se le vede ai piedi di un’altra persona ecc. Sono però scarpe colorate, è possibile quindi ipotizzare che questo viaggio interiore sia piacevolmente accolto, più il mezzo è bello, infatti, più è piacevole il percorso intrapreso. La scarpa colorata rimanda, ad esempio, alla fiaba (es. le scarpe rosse di Dorothy nel mago di Oz … se strofinate assieme 3 volte, portano via magicamente e fanno viaggiare la protagonista). Riassumendo, in questo sogno la sognatrice sembra affrontare il proprio inconscio. Questo è un sogno molto bello, in cui scende nel suo inconscio e ne risale arricchita. Probabilmente in questo momento è come se percepisse un “blocco” nella propria vita, forse riguardante un’emozione sulla quale si è “fossilizzata” oppure una situazione che tarda a prendere la piega sperata. È presente nel sogno infatti l’autopsia; questa le permette di scoprire “un osso” (una situazione difficile) e tra l’altro la colonna vertebrale stessa, dalla quale ontologicamente si sviluppa la persona, rappresenta quindi ciò che costituisce il nostro sostegno più interno, lo scheletro. La visione della sala da pranzo, infine, suggerisce l’ambito nel quale muovere questo cambiamento, che è quello della sua volontà nel riappropriarsi di alcuni aspetti forse tralasciati o fino ad oggi avvertiti fragili. Adesso la nuova consapevolezza ritrovata la rende in grado di affrontare anche queste “sale affollate” della sua vita.

 

Il Mangiatore di Sogni

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