Sogno di Alessandra
Faccio un sogno ricorrente per me molto angosciante; sono fuori casa, ogni volta per un motivo diverso, quando improvvisamente mi rendo conto di aver lasciato a casa da sola la mia bambina di quattro anni. Cerco di correre a casa per raggiungerla e mentre lo faccio immagino che le possa essere successo qualcosa di brutto. Mi sveglio sempre prima di ritrovarla in preda ad una grande ansia.
Il sogno può essere suddiviso in tre scene (frame):
- sono fuori casa
- improvvisamente mi rendo conto di aver lasciato a casa da sola la mia bambina di quattro anni
- Cerco di correre a casa per raggiungerla e mentre lo faccio immagino che le possa essere successo qualcosa di brutto.
Simboli (topoi): casa; bambina; correre.
Avere un sogno ricorrente che si ripresenta pressoché con le stesse caratteristiche ci indica che è presente una tematica centrale in un momento particolare della nostra vita, di cui probabilmente non ne abbiamo la piena consapevolezza. Questo spiega anche le leggere differenze di sfumatura che possono intervenire da una volta all’altra nel sogno e che potrebbero essere il risultato di diversi stadi attraversati dal sognatore nel processo di risoluzione della situazione. La casa nei sogni rappresenta il luogo in cui ci sentiamo al sicuro, l’integrazione tra esperienza e la nostra istintualità. Esserne all’esterno potrebbe significare che ci sono degli ostacoli che rendono per noi difficile questa integrazione (ogni volta per un motivo diverso). Il fatto di sognare una bambina, è interpretabile secondo Jung come l’archetipo del Puer che solitamente per la donna assume le sembianze di una giovane fanciulla o di una bambina. Questa figura rappresenta la frenesia per la vita, la freschezza, la passionalità, l’istinto irrazionale, l’immaturità e la follia. Quindi cercando un’interpretazione al sogno potremmo dire che in questo momento della vita può darsi che il sognatore si trovi a sperimentare un importante conflitto, come madre, ma anche come donna. Il senso di responsabilità della madre infatti arriva forte attraverso l’angoscia del senso di colpa del non aver saputo “accudire bene” il proprio figlio, tuttavia al tempo stesso, quella bambina di 4 anni potrebbe rappresentare noi stessi da bambini, che in questo momento forse rischiamo di trascurare (di lasciare a casa per l’appunto). La nostra parte bambina deve accompagnarci per tutta la vita, deve integrarsi con la saggezza dell’adulto, ma non essere da essa sostituita, perchè è proprio in questa parte che albergano le emozioni e gli istinti che ci rendono così squisitamente speciali e umani e questo è il più grande dono che possiamo passare ai nostri figli.
Il Mangiatore di Sogni